IL FELTRO: LA TECNICA PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator
Saturday 12 May 2007
Il feltro è una struttura tessile composta da fibre unite non da tessitura, lavorazione a maglia, cucitura, colle o adesivi termici, ma per l’azione congiunta di varie componenti: umidità, movimento, pressione, variazioni chimiche e termiche.
Non esiste un fattore che, da solo, causi l’infeltrimento: si tratta di una combinazione di varie componenti che modificano la struttura delle fibre in modo irreversibile.
Si può produrre il feltro con varie fibre animali (ovini in particolare), ma la lana di pecora è quella più facile ed immediata da lavorare. Le fibre vegetali o sintetiche, invece, non possono essere infeltrite da sole; alcune di esse si infeltriscono sovrapponendole o miscelandole alla lana. E’ inoltre possibile infeltrire alcuni tipi di tessuti all’interno della lana.
In soluzione alcalina (acqua e sapone) e con acqua calda, la lana infeltrisce nel miglior modo: poiché le fibre sono ricoperte da microscopiche squame, in acqua queste si aprono e vengono a contatto con quelle delle fibre vicine; con il movimento e la pressione le fibre si incastrano fra loro in una struttura compatta e resistente; il processo di infeltrimento è irreversibile.
E’ possibile realizzare sia lavori bidimensionali (tessuti, tappeti, arazzi, ecc.) che oggetti tridimensionali senza cuciture (borse, cappelli, pantofole, abiti, ecc.)
La lana, infeltrendosi, si restringe: la percentuale di ritiro della lana dipende dalla sua finezza/qualità, dallo spessore utilizzato e dal tempo di lavorazione.
Le lane per feltro esistenti sul mercato sono sotto forma di materassini di fibre cardate o in nastri pettinati
Per lavorare il feltro bastano poche semplici attrezzature: un piano di lavoro impermeabile,
una stuoia/tenda di bambù o di canna per stendere la lana (per Rollaggio e battiturapiccoli lavori si possono usare tovagliette da sushi), sapone da bucato, plastica leggera, plastica da imballaggio con bolle d'aria, un paio di catini in plastica, una brocca o un pentolino per l’acqua, uno spruzzino, spugne, asciugamani, righello o metro da sarto, pesa da cucina, guanti in plastica.
Ovviamente occorre avere nelle vicinanze una presa d’acqua calda e fredda
Per lavorare il feltro bastano poche semplici attrezzature: un piano di lavoro impermeabile,
una stuoia/tenda di bambù o di canna per stendere la lana (per piccoli lavori si possono usare tovagliette da sushi), sapone da bucato, plastica leggera, plastica da imballaggio con bolle d'aria, un paio di catini in plastica, una brocca o un pentolino per l’acqua, uno spruzzino, spugne, asciugamani, righello o metro da sarto, pesa da cucina, guanti in plastica.
Ovviamente occorre avere nelle vicinanze una presa d’acqua calda e fredda
Le fasi di lavorazione si possono così riassumere:
* Stesura della lana e aspersione con acqua e sapone
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Infeltrimento
Rollaggio e battitura
Il risultato finale è notevolmente più piccolo rispetto alle dimensioni iniziali della base di lana.
Il risultato finale è notevolmente più piccolo rispetto alle dimensioni iniziali della base di lana.
Foto di alcuni tipi di lana (in fiocco, cardata e pettinata) e fibre di seta per infeltrire
Lavorare il feltro permette di realizzare oggetti in tempi brevi e anche di divertirsi, allenare la manualità e la mente. E’ una tecnica che non richiede particolari conoscenze o capacità artistiche pregresse ed è adatta a persone di qualsiasi età e formazione, agli adulti e ai bambini.
(Rif. al libro dell’autrice: “Il feltro, tecniche fondamentali di lavorazione”, ed. Le Arti Tessili, 2006)
Fotografie di Michele Guido.