Liriodendron tulipifera - Albero dei Tulipani
Generalità: albero di media
grandezza, a foglie caduche, originario dell’ America settentrionale, che raggiunge i 20-25 m di altezza. Ha tronco eretto, molto ramificato, con corteccia grigio-verde, che generalmente assume con l’età un aspetto rugoso e fessurato; la chioma ha forma piramidale negli esemplari giovani, tende ad arrotondarsi con il passare degli anni, gli esemplari vetusti hanno però chioma abbastanza disordinata.
Le foglie sono grandi, quadrilobate, con margine intero; divengono di colore giallo dorato in autunno, prima di cadere. In tarda primavera produce numerose infiorescenze erette, a forma di tulipano, con petali giallo-verdi e centro arancione; in tarda estate produce grossi frutti a forma di pigna, costituiti da numerosissimi semi alati, che cadono in autunno o nella primavera successiva.
Questi grandi alberi vengono in genere utilizzati nei parchi, necessitano di molto spazio per potersi sviluppare al meglio; le infiorescenze sbocciano sull’apice dei rami, e spesso non si possono vedere negli esemplari di grandi dimensioni.
Esposizione: porre in luogo soleggiato o semi-ombreggiato; queste piante in genere non temono il freddo, più probabilmente temono le estati eccessivamente calde, per questo motivo gli esemplari giovani possono necessitare di ombreggiatura nei mesi più caldi dell’anno.
Annaffiature: da marzo a ottobre annaffiare regolarmente, soprattutto nei periodi più caldi o siccitosi.
Terreno: i liriodendron preferiscono terreni umidi, freschi e profondi, possibilmente con ph leggermente acido; nel porre a dimora la pianta è bene aggiungere al terreno del terriccio specifico per piante acidofile, e concimare abbondantemente con concime organico ben maturo; in autunno e in primavera è bene concimare la pianta con concime molto ricco in azoto.
Moltiplicazione: in genere avviene per seme che la pianta produce in gran quantità; si semina in autunno, oppure in primavera, dopo aver posto i semi in frigorifero, stratificati nella sabbia, per almeno 2-3 settimane.
Parassiti e malattie: teme molto l’attacco degli afidi e la clorosi fogliare.