Nei boschi di Cerwood

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Il Cercaviaggio
view post Posted on 22/6/2011, 10:57




Gioco, adrenalina, emozioni, coraggio, energia: è quanto offrono i numerosi parchi avventure - ben centocinquanta strutture - sparsi per tutto il Paese, che da qualche anno stanno conquistando adulti e bambini, persino i manager delle aziende che vi mandano i dipendenti per “fare gruppo”. Amati dagli scavezzacollo e da chi cerca di mettersi in gioco, da chi vuole vincere la timidezza e le proprie paure o semplicemente da chi vuole conoscere i propri limiti, ma sempre al sicuro e senza correre rischi; e da chi vuole divertirsi e trascorrere momenti pieni d’avventura all’aperto, non lontano da casa. Sì perché per andare nei parchi avventura non si fa molta strada: gravitano quasi tutti intorno alle città e addirittura la nuova tendenza è di realizzarli entro le mura urbane, dove aree dismesse vengono bonificate e sistemate con i percorsi acrobatici tipici dei parchi avventura; come a Genova, dove un ettaro di bosco abbandonato nel quartiere Righi è diventato uno spazio frequentato per percorsi ginnici e di trekking tra lecci e pini marittimi.
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I parchi avventura - il primo è nato nel 1989 in un ex forte militare nel Parc Naturel du Haut-Iura, in Francia - sono anche un’ottima occasione per fare sport e stare a contatto con la natura senza mezzi motorizzati e senza rumori, nel massimo rispetto del territorio. Si cammina tra le chiome degli alberi su ragnatele artificiali o, abbarbicati a un cavo d’acciaio, sui crinali delle colline e lungo percorsi acrobatici realizzati a varie altezze e con una difficoltà progressiva. Ci sono piattaforme, ponti tibetani, teleferiche su carrucole, corde e scale che permettono di passare da un albero all’altro sempre con un sistema di protezione: imbracatura, casco, moschettoni e lezioni per cominciare.
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In Italia il più grande è Cerwood (www.cerwood.it), nel parco delle Fonti di Cervarezza Terme, area naturale in provincia di Reggio Emilia. Offre ventidue percorsi - 4 per bambini, 10 per ragazzi e adulti, 2 varianti e 6 percorsi pratica -, più di 150 giochi e avventure di ogni tipo e per ogni esigenza, tutti da sperimentare. Si cammina da un albero all’altro su percorsi che si sviluppano all’interno del parco Fonti di santa Lucia, un’area naturale dove faggi secolari, fonti d’acqua minerale e un profumato sottobosco invitano anche a più facili passeggiate e a fare pic-nic nelle aree di sosta attrezzate.

I quattro percorsi avventura per i bambini sono sospesi fra gli alberi a una altezza massima di 2 metri da terra e comprendono tunnel di rete, tronchi, passerelle fisse e mobili. All’inizio dei percorsi un istruttore illustra il tragitto e le manovre di sicurezza per permettere ai bambini, dotati di imbracature, di effettuare i percorsi in modo indipendente e del tutto in sicurezza. I dieci percorsi e le due varianti rivolti ai ragazzi e agli adulti presentano, invece, maggiori difficoltà e spettacolarità: i diversi tratti si riconoscono dal colore (giallo, verde, blu, rosso, arancione, viola, nero e super nero) mentre gli ultimi due sono la “grande Tirola”, che è un percorso solo di discesa con una carrucola, e il tratto “impossibile”, per i più impavidi. Il percorso super nero è il più impegnativo perché si sviluppa a una altezza massima di 25 metri e prevede passaggi molto impegnativi mentre il più divertente è senz’altro quello arancione perché si fa quasi tutto con le carrucole.
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All’interno di Cerwood ci sono tanti istruttori e figure professioniste che aiutano i visitatori e gli aspiranti Indian Jones: dalle guide alpine a quelle escursionistiche, dagli istruttori di percorsi ai forestali, dai maestri di sci agli animatori. Nel parco, infatti, oltre ai percorsi si possono anche fare escursioni guidate, arrampicate, gite in mountain bike, tiro con l’arco e orienteering, cioè la possibilità di imparare le tecniche per riconoscere la propria posizione all’interno di un terreno non familiare.

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