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si dice che il giorno del proprio compleanno dovrebbe essere dedicato a qualcosa di nuovo...a vivere quella giornata in maniera diversa dal solito, quasi un'anticipazione del prossimo anno che ci si appresta ad affrontare 
ma un compleanno è anche un tuffo nel passato, a quegli anni che sono ormai trascorsi e ti hanno portato ad essere quello che sei, e così puoi dedicarti ad una rilettura, ad un autentico passo indietro che, mostrandoti una nuova volta quello che sei stato, ti aiuti a capire meglio quello che diventerai 
ecco perchè, in questo preciso giorno, la mia riflessione vuole andare a toccare un bel libro di umberto eco, che non scelgo a caso...lo scelgo perchè, come nel mio discorso, parla di un passato che ritorna...parla di un uomo che è caduto in coma, e questo incidente gli ha fatto perdere la memoria...adesso dovrà cercare di recuperarla, di riacquistare il ricordo del proprio passato...e quale modo migliore per farlo, se non attraverso il contatto diretto con la parte più concreta e materiale di quel passato?...e sono proprio tanti oggetti a riaffiorare, oggetti che portano con sè tutta una storia...prima è la storia della vita a tornare alla ribalta...cosa accadeva in quegli anni, le cose che trasmettevano alla radio, che facevano parte del mondo di allora...e poi, insieme alla storia di un'epoca, si andrà ricostruendo anche la storia personale del protagonista, il suo modo di vedere quelle cose, la sua esistenza... 
dedicato al bambino che è in noi, che ogni giorno vorrebbe trovare su in soffitta un vecchio scatolone pieno di oggetti vecchi che non vede più da anni...ripulire tutto, e piangere sopra ogni fotografia, sopra ogni pezzo di carta che rechi sopra una scritta fatta a mano, perchè li vede come i simboli di un'infanzia ormai lontana, ma in fondo mai dimenticata... |
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